Domenica, Ottobre 13, 2024
Saperi, competenze, pratiche e narrazioni nel sociale
E-mail: segreteria@sapereplurale.net
Associazione di promozione sociale
Programma
Giovedì 7 settembre
Presso la CC Lorusso e Cutugno di Torino
Dalle ore 9.30:
Presso Officine Caos e Casa di Quartiere Vallette, in Piazza Montale 18/A
Dalle ore 20.00:
Venerdì 8 settembre
Presso la CC Lorusso Cutugno di Torino
Dalle ore 9.00:
Presso Officine Caos e Casa di Quartiere Vallette, in Piazza Montale 18/A
Ore 16.00:
Ore 18.00:
Ore 20.30:
In sala troverete le foto per SguardiOltreVallette di Barbara Marcalli e CoseRecluse di Daniele Robotti, una cornice audio che è l'installazione sonora StareDentro di Silvia Muletti con le registrazioni di quest'anno ai detenuti della CC Lorusso e Cutugno. Arricchisce il contesto la Graphic Novel di Gabriele Bollassa ispirata a un'esperienza presso l'IPM Ferrante Aporti di Torino.
Intervengono gli autori. Catering a cura di LiberaMensa.
Ore 21.30:
A seguire proiezione del documentario "Da Le Vallette" (2017, 12') promosso dal laboratorio di Videocommunity Torino coordinato da Sergio Fergnachino e Angelo Artuffo, nell'ambito di LiberAzioni e girato nel quartiere;
seguito da "Torino Terrona" di Giovanni Petitti (2006, 33'), un documentario realizzato con la classe II D dell'I.C. Turoldo, dieci anni prima nello stesso territorio. Intervengono gli autori.
Sabato 9 settembre
Presso Officine Caos e Casa di Quartiere Vallette, in Piazza Montale 18/A
Ore 16.00:
Ore 18.00:
Ore 20.00:
Ore 21.00:
A seguire Premiazione del concorso cinematografico e del concorso scrittura di LiberAzioni con lettura dei racconti vincitori.
LiberAzioni è il primo festival nazionale di cinema, fotografia e scrittura, con sezioni di concorso aperte a detenute, detenuti, ragazze e ragazzi liberi sotto i 35 anni.
Si basa sull’organizzazione partecipata, attraverso una serie di laboratori che da maggio a dicembre hanno portato azioni di cittadinanza attiva sul territorio de Le Vallette.
I temi che affronta sono la reclusione, la pena, la libertà e la relazione dentro/fuori.
Ingresso gratuito
Associazione Museo Nazionale del Cinema (coordinatore), Antigone Piemonte, Cooperativa Etabeta, SaperePlurale, Stalker Teatro-Officine Caos-Casa del Quartiere Vallette, Videocommunity, con la collaborazione di Comune di Saluzzo, Museo della Memoria Carceraria di Saluzzo, SocietàINformazione, Witti Kiwi, ManàManà, Direzione CC Lorusso e Cutugno (Torino), con il patrocinio della V Circoscrizione della Città di Torino
nell'ambito del Progetto LiberAzioni - L'arte dei giovani tra carcere e quartiere
promuovono il Concorso letterario LiberAzioni - Storie tra dentro e fuori
Gli enti referenti per il Premio letterario sono:
Associazione SaperePlurale, Torino, www.sapereplurale.net
Cooperativa Etabeta, Torino, www.etabeta.it
Visualizza la locandina del progetto
L’associazione Sapereplurale ti invita Giovedì 9 marzo 2017 19.30-22.30
Polo culturale Lombroso 16 - Sala Mario Molinari - Via Lombroso 16 – Torino
19.30-20.45
20.45-22.30
Progetto Liberi quartieri
L’altro quartiere” è il carcere. E anche tutti e tutte coloro che, in numero crescente, abitano i quartieri della città dopo essere passati da una cella, o scontando una pena alternativa o gli arresti domiciliari. Vicini di casa di cui non si sa o non si vuole sapere o di cui si diffida. C’è spesso molta distanza tra le parole dell’articolo 27 della Costituzione, che finalizzano la pena al reiserimento sociale, e la realtà di come la società – noi - percepiamo chi in carcere c’è e c’è stato o si appresta ad uscirne.
Essere “buoni vicini di casa” può voler dire incontrare, capire, convivere, promuovere opportunità e, con ciò, fare la differenza. Promuovere una cultura democratica e inclusiva della pena è possibile e necessario, ed è positivo, per tutte e tutti, quelli dentro e quelli fuori. La rassegna di film e i dialgohi “L’altro quartiere” è un'occasione per incontrare, ascoltare, capire, conoscere.
È un'iniziativa nell’ambito di “Liberi quartieri”, progetto di interventi sul e nel carcere promossa dall’Associazione Sapereplurale con Coordinamento Case di quartiere, Case di quartiere di San Salvario, Vallette, Hub Cecchi Point; Antigone Piemonte; Associazione Amici del Museo nazionale del Cinema, Videocommunity, Politecnico di Torino, Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo, Atelier Fulvio Luparia, Rete Culturale Virginia, con il sostegno della Fondazione CRT.
Primo appuntamento:
5 maggio ore 21.00 - Cecchi Point – via Cecchi 17 Torino
Inaugurazione e primo incontro della rassegna “L’altro quartiere”
Inside. Immagini e immaginari del carcere
Vittorio Sclaverani (AMNC) e Susanna Ronconi (Sapereplurale) dialogano con Claudio Sarzotti (Antigone) e con Marco Rabino (detenzioni.it)
Michele Miravalle e Daniela Ronco presentano il web doc Inside Carceri e il Rapporto 2016 di Antigone
Dal 5 maggio al Cecchi Point “eVisioni”, mostra di locandine di prison movies a cura del Museo della Memoria Carceraria di Saluzzo
Scarica la locandina delle iniziative del 5 maggio
Secondo appuntamento:
18 maggio ore 21.15 - Casa di Quartiere Vallette – Piazza Montale 18 Torino
Proiezione del film Cesare deve morire, di P. e V. Taviani
Documentario vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino nel 2012.
Anna Catella (Videocommunity) dialoga con Gabriele Boccacini e Stefano Bosco (Stalker Teatro)
Scarica la locandina dell'iniziativa del 18 maggio
Terzo appuntamento:
27 maggio ore 21.15 - Casa di Quartiere San Salvario – Via Morgari 14 - Torino
Proiezione del film Liberi a meta ('), di Gughi Fassino
V. Sclaverani (AMNC) dialoga con il regista e con W. Rista (Ovale oltre le sbarre) e D. Minervini (Direzione CC Lorusso e Cutugno)
Scarica la locandina dell'iniziativa del 27 maggio
Quarto appuntamento:
8 giugno ore 21.15 - Casa di Quartiere Vallette – Piazza Montale 18 - Torino
Proiezione del film Le rose blu, di A. Gasco, E. Piovano, T. Pellerano
V. D’Amelio (AMNC) dialoga con S.Ronconi e L. Tosi (Ass. Sapereplurale e 3 Giugno), D. Minervini (Direzione CC Lorusso e Cutugno), V. Bruni (Politecnico Torino) e C. Blengino (UniTO, Progetto Spazi Violenti)
Scarica la locandina dell'iniziativa dell'8 giugno
Quinto appuntamento:
15 giugno ore 21.15 - Hub Cecchi Point – Via A. Cecchi 17 - Torino
Proiezione del film L'aria salata, di A. Angelini
A. Catella (VDC) dialoga con G. Grena (Loscarcere, Lodi), P. Lassadro (Consorzio AbeleLavoro) e R. Schillaci (regista)
Scarica la locandina dell'iniziativa del 15 giugno
Sesto appuntamento:
28 giugno ore 21.15 - Casa del Quartiere San Salvario – Via Morgari 14 - Torino
Proiezione del film Tutta colpa di Giuda, di D. Ferrario
V. Sclaverani(AMNC) dialoga con M. Marangi (media educator)
Scarica la locandina dell'iniziativa del 28 giugno
Settimo appuntamento:
13 luglio ore 21.15 - Cecchi Point – Via Antonio Cecchi 17 - Torino
Proiezione del film Dustur, di di M. Santarelli
V. D’Amelio (AMNC) dialoga con il regista e con C. Sarzotti (Antigone)
Ottavo appuntamento:
13 settembre ore 21.00 - Casa del Quartiere di San Salvario – Via Morgari 14 - Torino
I diritti delle persone detenute tra garanzie e violazioni
Dialogo con M.C. Gallo (Garante Torino), E. Kalica (Ass. Ristretti Orizzonti), B. Mellano (Garante Regione Piemonte), M. Palma (Garante nazionale), D. Petrini (Garante Alessandria). Coordina C.Sarzotti (Antigone)
Da poco si sono conclusi i lavori degli stati generali sul carcere, che hanno messo sul tavolo criticità e insieme linee di intervento innovative sul carcere; da poco, accanto ai Garanti locali e regionali, è stata istituita la figura del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute e private della libertà personale. E, come sempre, le condizioni di vita nelle carceri italiane permangono critiche e resta viva, nel corpo sociale e in una parte del discorso politico nazionale, una cultura vendicativa della pena. A che punto sono i diritti delle persone detenute in Italia? Quali le sfide aperte? E perché è importante parlarne?
Nono appuntamento:
5 ottobre ore 21 - Casa del Quartiere Vallette – Piazza E. Montale 18 - Torino
Liberarsi della necessità del carcere: 30 anni dopo
Dialogo con S. Anastasia (Società della Ragione), F. Corleone (Garante detenuti Toscana), A. Cottino (giurista),
M.G. Giannichedda (Fondazione Basaglia), L.Pepino (giurista), S.Segio (Nessuno tocchi Caino)
Coordina G. Torrente (Antigone)
A metà degli anni ’80, non molti anni dopo la riforma del ’75, e a ridosso dei tempi duri delle carceri speciali, un movimento sociale, culturale, cooperativo ha rilanciato la sfida di una società in cui il carcere fosse davvero misura estrema. Una società con meno carcere e più territorio, con meno reclusione e più alternative alla detenzione, una società con meno carcere perché non vendicativa e capace di includere. Cosa vuol dire – cosa potrebbe voler dire - oggi, 30 anni dopo, “liberarsi dalla necessità del carcere”? Come è cambiato il contesto, la società, la cultura della pena? E cosa sta facendo chi per questa liberazione sta lavorando?
Scarica la locandina di tutte le iniziative
Il 18 maggio, alle 21.15, in occasione della proiezione del film Cesare deve morire, di P. e V. Taviani alla Casa di Quartiere Vallette, in Piazza Montale 18 a Torino, Gabriele Boccacini e Stefano Bosco raccontano la loro esperienza teatrale con le donne detenute
“Le Vallette” è il nome del quartiere periferico dove siamo riusciti a creare una struttura teatrale fra le più valide di Torino: le Officine CAOS.
“Carcere delle Vallette” è anche il nome abitualmente utilizzato per il penitenziario, ufficialmente denominato Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”, che ha la sua sede proprio vicino al teatro.
Ricordo che negli anni 70, quando abbiamo iniziato ad intervenire con un progetto di animazione teatrale nel territorio de Le Vallette, gli abitanti non volevano che venissero costruite le nuove carceri nel proprio quartiere. Alcune azioni teatrali erano state realizzate con la popolazione per manifestare proprio questo dissenso.
Quando agli inizi del 2000 siamo tornati a lavorare in quel quartiere con il progetto “Officine CAOS”, se capitava di dire al telefono che eravamo a Le Vallette, l'interlocutore pensava che fossimo in carcere, tanto era identificato il nome del quartiere con la Casa Circondariale. Per la nostra compagnia risultava quindi naturale, svolgendo un'attività in relazione al territorio, andare a fare teatro, prima o poi, nelle carceri, così vicine alla nostra sede teatrale.
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