Lunedì, Ottobre 07, 2024
Saperi, competenze, pratiche e narrazioni nel sociale
E-mail: segreteria@sapereplurale.net
Associazione di promozione sociale
Nell'ambito del Festival nazionale LiberAzioni, che promuove attività artistiche che mirano a dare voce alle persone detenute e a favorire la conoscenza e il dialogo tra carcere e territorio, Sapereplurale con EtaBeta e Láadan - Centro culturale e sociale delle donne organizza
Donne recluse. Esprimere la forza, esprimere la bellezza
Dialoghi, narrazioni e immagini dalla detenzione femminile
Martedì 15 ottobre, ore 18.00 Láadan - Centro culturale e sociale delle donne via Vanchiglia 3, Torino
Vai al flyer dell'evento
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Informazioni: www.facebook.com/liberazionifestival/
Per saperne di più sul libro vai al sito di Rio Terà dei Pensieri
Nuova proposta di passeggiata
Pavarolo-Bardassano (circa 7 km a/r)
Due appuntamenti:
Luogo di ritrovo: Pavarolo via maestra, 1 (piazza del campanile)
Una passeggiata non difficile, con qualche salita ma non richiede un alto livello di prestazione. Partiamo da Pavarolo verso borgata San Defendente e attraverso frutteti e boschetti arriviamo al Castello di Bardassano La visita prevede un giro nello splendido parco e all'interno del castello. Passeggiata con guida escursionistica e botanica Liz e Marta, camminatrici e appassionate delle colline torinesi dell'associazione Sapereplurale
Prenotazione obbligatoria alla casella mail
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(entro le 48 ore precedenti all'appuntamento)
Presentarsi con mail di conferma
Contributo spese euro 7,00
Massimo 40 partecipanti
Si consiglia di indossare scarpe e indumenti comodi e appropriati per la passeggiata e di portare una bottiglia d’acqua, soprattutto se fa caldo
Percorso non adatto per passeggini (bambini maggiori di 5 anni)
Al parco e al castello NON possono accedere i cani
In caso di pioggia le passeggiate saranno cancellate
L’incendio del 3 giugno 1989, carcere delle Vallette, Torino
Per non dimenticare. Per rinnovare l’impegno per i diritti di chi è detenuta/o
Trent’anni anni fa, il 3 giugno 1989, un incendio uccise undici donne nell’allora nuovo carcere delle Vallette.
Erano Ivana Buzzegoli, Rosa Capogreco, Paola Cravero, Lauretta Dentico, Lidia De Simone, Morsula Dragutinovic, Editta Hrovat, Beatrice Palla, Radica Traikovic (Vesna), detenute, e Maria Grazia Casazza e Rosetta Sisca, agenti.
Sono morte per incuria e inefficienza, perché 300 materassi infiammabili erano stati accatastati sotto le finestre del braccio femminile, perché i soccorsi hanno tardato, perché non esisteva un piano antincendio, e il tentativo di aprire decine di celle era affidato a due sole agenti, che così hanno trovato la morte
Alcune socie dell’associazione SaperePlurale erano compagne di detenzione di queste donne, hanno lottato, allora, per mesi e anni per dare voce alle donne detenute, e per un processo giusto, fondando l’Associazione “3 Giugno”, sostenute dall’avvocata Bianca Guidetti Serra, e da molte e molti altri. Hanno lottato anche perché i racconti di chi era sopravvissuta non si disperdessero, se ne mantenesse memoria, e i volti e i nomi delle donne morte fossero ricordati: per rispetto a tutte loro e per ribadire i diritti di chi è reclusa/o, prima di tutto il diritto all’incolumità personale.
Quest’anno è il trentesimo anniversario di quel 3 giugno dell’89, e vogliamo ancora una volta ricordare e onorare quelle ragazze, quelle donne. Non devono essere inghiottite dall’oblio, né divorate da questo tempo presente, così incline alla cultura della vendetta, della forca, della violazione dei diritti di chi è rinchiuso.
Noi le ricordiamo tutte, queste ragazze, queste donne. E ricordandole rinnoviamo un patto di solidarietà con le donne e gli uomini che oggi sono reclusi.
L’Associazione SaperePlurale, con il sostegno di molti e molte, intende promuovere memoria e riflessione: con un evento pubblico per il 3 giugno 2019, con la ristampa dei racconti di quella notte, con pagine web dedicate per informare: perché la città ricordi, perché nessuno dimentichi.
L’evento pubblico in memoria avrà forma di uno spettacolo di teatro-canzone, che grazie alla collaborazione dell’Associazione Aurea e delle sue artiste, farà rivivere le voci di quella notte, e potrà portarle in altri luoghi, in nuovi appuntamenti.
Per ricordare insieme, testimoniare, continuare nell’impegno.
Leggi i racconti della notte dell'incendio.
Leggi la cronologia dell'incendio.
Leggi la sentenza.
22.30-22.45 |
Alcuni detenuti dei blocchi maschili, che guardano sul blocco femminile, avvisano gli agenti che c'è un incendio al blocco femminile. Non si dà peso alle loro affermazioni |
23.00 | Le detenute danno l'allarme quando già le fiamme invadono alcune celle della sezione «A» e della sezione Penale. Le vigilatrici non hanno disposizioni, reagiscono individualmente, strette tra regolamento e buon senso. Si perde tempo, per andare a prendere le chiavi, per chiamare aiuto, per chiedere disposizioni |
23.00-23.30 |
Nella sezione «A» qualche cella viene aperta dalla vigilatrice, aiutata da alcune detenute; al Penale, una sola cella viene aperta dalla vigilatrice di turno, con più ritardo. Le altre donne della «A» e del Penale, nonché tutte le donne del Nido e della sezione «B» rimangono chiuse almeno fino alle 24.00. |
23.19 |
Solo ora vengono avvisati i Vigili del fuoco (notizia presa dai giornali) |
23.25 circa |
Arrivo dei pompieri: avvisati solo pochi minuti prima, arrivano 40 minuti (o 55 minuti, dal primissimo avviso) dal primo allarme, e a 25 dal secondo allarme, quello del femminile. |
23.30-24.00 | Entrano in funzione le pompe dei Vigili del fuoco che spazzano la struttura dall'esterno. All'interno, tutto si è già compiuto |
24.00-00.30 |
(Qualcuna dice anche le ore 1.00), vengono aperte le celle delle sezioni, poste in salvo le donne ferite, trasportati i corpi di quelle decedute. |
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